Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha difeso la legge di bilancio, sottolineando che è stata progettata per aiutare le famiglie italiane più bisognose nel 2024. Ha spiegato che la decisione di intervenire è stata motivata dalla consapevolezza che gli effetti della recente instabilità geopolitica hanno causato inflazione nelle case degli italiani.
Indice dei contenuti
Ecco quali sono tutte le novità dopo questo step: qui di seguito evidenziamo le misure più importanti contenute nella nuova versione della Manovra economica.
La legge prevede cambiamenti significativi per le pensioni di alcune categorie di lavoratori statali e ha introdotto significativi cambiamenti nel sistema pensionistico, focalizzandosi su alcune categorie di lavoratori statali, tra cui medici, infermieri, insegnanti d’asilo e dipendenti degli enti locali e degli uffici giudiziari.
Coloro che rientrano nelle suddette categorie dovranno affrontare un taglio nella quota retributiva della loro pensione, a meno che non raggiungano l’età pensionabile di 67 anni. Questa misura indica un cambiamento sostanziale nel modo in cui viene calcolato l’importo della pensione per questi lavoratori. L’obiettivo dichiarato è garantire la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico, considerando le sfide economiche attuali.
Il personale sanitario, compreso medici e infermieri, riceverà una tutela aggiuntiva. In particolare, è previsto un “decalage” che riduce l’entità del taglio man mano che ci si avvicina all’età di pensionamento. Questo meccanismo mira a attenuare l’impatto finanziario sul personale sanitario, riconoscendo il contributo cruciale che essi forniscono al sistema sanitario nazionale. Inoltre, viene offerta la possibilità di lavorare fino a 70 anni su base volontaria, consentendo ai professionisti di continuare a contribuire al sistema sanitario anche oltre l’età tradizionale di pensionamento.
La legge di bilancio ha introdotto importanti misure per rafforzare il comparto della sicurezza e difesa, con un particolare focus sull’aumento salariale per i professionisti impegnati in questo settore cruciale. Le nuove risorse finanziarie, stimabili intorno a 100 milioni di euro, saranno allocate per migliorare le condizioni economiche di polizia, forze armate e vigili del fuoco.
L’allocazione di fondi mira a fornire aumenti salariali significativi per i dipendenti della polizia, delle forze armate e dei vigili del fuoco. Questo sforzo è finalizzato a riconoscere e compensare adeguatamente il ruolo fondamentale che questi professionisti svolgono nel mantenere l’ordine pubblico, garantire la sicurezza nazionale e rispondere a situazioni di emergenza. L’obiettivo è attrarre e trattenere talenti di alto livello in questi settori, migliorando nel contempo la qualità del servizio offerto alla comunità.
Oltre agli aumenti salariali, parte di queste risorse potrebbe essere destinata a programmi di formazione e sviluppo professionale per il personale di sicurezza.
Inoltre l’allocazione di fondi potrebbe essere utilizzata per migliorare le condizioni lavorative complessive, fornendo attrezzature moderne, tecnologie avanzate e infrastrutture adeguate per il personale di sicurezza. Questo contribuirà non solo a garantire un ambiente di lavoro più sicuro, ma anche a migliorare l’efficienza e la prontezza delle forze di sicurezza nel rispondere alle sfide emergenti.
Il finanziamento per il Ponte sullo Stretto di Messina, originariamente previsto per 11,6 miliardi fino al 2032, subisce una rimodulazione con una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi. Queste risorse saranno recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione.
Adesso il testo passa alla Camera, a partire dal 28 dicembre, per un iter che porterà, probabilmente, all’approvazione definitiva del provvedimento prima di Capodanno.
In caso di (improbabile) mancata approvazione della manovra entro il 31 dicembre si va all’esercizio provvisorio: si tratta in sintesi di uno ‘stallo’ finanziario.
Dato che lo Stato italiano non può spendere (o prelevare) soldi senza che ci sia una legge a stabilirlo, tecnicamente tutto il sistema pubblico si bloccherebbe senza una legge di bilancio approvata entro il 31 dicembre dell’anno prima. Questo vorrebbe dire che non sarebbe possibile erogare le pensioni, o gli stipendi dei dipendenti pubblici, tra le altre cose.
Invece l’esercizio provvisorio, previsto apposta dalla Costituzione, impedisce questa situazione creando un meccanismo temporaneo che “non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi“.
Quindi al massimo entro la fine di aprile, comunque, bisognerebbe far quadrare i conti.
Qui il documento completo con le ultime novità.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
ottima informazione . grazie davvero